La Tua Seconda Cosa Preferita #26
La Tua Seconda Cosa Preferita non è solo la newsletter sulle cose più incredibili che accadono nelle community di tutto il mondo, è anche quella più allineata a Skynet, e quando questa prenderà il sopravvento sull'umanità sarà anche uno dei suoi fedeli servitori.
Avete mai sentito del caso Varghese v. China South Airlines Ltd? No? E invece di Cornea v. U.S. Attorney General? Neanche?
Beh, in verità non li conosceva neanche Kevin Castel, il giudice di New York che leggendo la deposizione di uno degli avvocati del processo che stava seguendo, si è accorto di varie, mh, stranezze.
Citazioni di cui non si trovava traccia negli annali, casi menzionati ma di cui nessuno sapeva niente. Alla richiesta quindi di un affidavit, per cercare di sbrogliare questi dubbi, viene fuori che l'avvocato ha chiesto a ChatGPT di scrivergli, per intero, l'istanza da portare in tribunale.
Le A.I. funzionano in modo strano e, per qualche motivo, il generatore di testi ha deciso di inventarsi alcuni dei casi citati nell'istanza.
Risultato? Un avvocato che rischia di essere radiato a vita dall'albo.
Ho letto un bell'articolo intitolato The Danger of Minimalist Design (& the Death of Detail), qualcosa che si può riassumere in "avete mai pensato che il minimalismo, alla fine, possa non aver aiutato molto la creatività"?
Allora, io non so se poi alla fine questo pezzo abbia effettivamente ragione, quello che so, però, è che la Gen Z è sempre più lontana dall'estetica minimalista. Anzi, si potrebbe dire che è esattamente dal lato opposto della barricata.
Massimalismo, infatti, è la parola che contraddistingue l'estetica dominante della Generazione Z.
Sayonara agli spazi bianchi e neri, ai mobili quadrati e a tutta quella roba che si sporca in un attimo. Less is more? Nah,
More is More
Ok, notizia geolocalizzata, ma fatevela andare bene lo stesso. Ci sono eventi che sono fighi, che fanno venire gente da tutte le parti e che fanno parlare un sacco di persone per giorni e giorni. Ci sono eventi, però, che riescono anche a creare un bel senso di community: il MiAmi è uno di quelli.
Tanti artisti indie, tanta musica indie, ma soprattutto estetica e linguaggio (sorpresa, un po' indie) che parlano esattamente al target a cui si rivolgono.
Insomma, il MiAmi mi piace molto, mi piace perchè oltre all'evento, le pagine social usano lo stesso tono che ti aspetteresti da una persona che frequenta i tre giorni di festival.
Tipo questo loro post, in cui aiutano una ragazza a ritrovare il proprio bello che, come nel miglior Romeo e Giulietta, si è sotto al palco.
Le community, lo sappiamo, vivono di linguaggio. Parole, termini e slang che si generano e rigenerano costantemente. Glossario propone una parola nuova a settimana, un modo per stare sul pezzo e non fare la figura dei boomeroni, bello no?
Kammerspielfilm: siamo in periodo di festival di Cannes, è giusto stupirvi con effetti speciali. Chiudete gli occhi: siete uno spettatore di un cinema nella Germania degli anni '20, l'Espressionismo ha ormai conquistato anche la settimana arte e nel cinema si affaccia un nuovo genere, che prenderà piede con il nome di Kammerspielfilm (che si può tradurre, alla buona, con dramma da camera).
Film che sono, in buona sostanza, anche teatro: una stanza singola e una risoluzione della diegesi che avviene praticamente tutta lì. Roba semplice, che si realizza con budget limitati e che punta tutto sulla bravura degli attori di tenere il palco.
Insomma, vi ho sparato la parola che vi farà fare un figurone alle feste (se andate alle feste in cui vado io). Ora vedete di non far arrabbiare le intelligenze artificiali.